Una comunità parrocchiale in festa per Maria nostra Speranza a Molfetta

Nella quarta domenica di ottobre, la comunità parrocchiale della Santa Famiglia in Molfetta ha rinnovato la sua filiale devozione verso la Madonna della Speranza. Con l'intronizzazione del simulacro in cartapesta raffigurante la Vergine e il Bambino che stringe al petto una Croce, opera del 1998 dello scultore leccese Antonio Malecore, si sono aperti i festeggiamenti culminati con la Novena e la festa esterna. Ogni sera, da venerdì 17 ottobre, vari sacerdoti, Congregazioni e Associazioni mariane quali l’Associazione della Regina del Paradiso della parrocchia Sant’Achille, l’Associazione di Maria Ausiliatrice della parrocchia San Giuseppe, la Confraternita e l’Associazione Femminile della Concezione della parrocchia San Bernardino hanno animato la Novena. Venerdì 24 ottobre, la Celebrazione è stata presieduta dal Vescovo di Molfetta, Mons. Luigi Martella. La Novena si è conclusa sabato 25 ottobre con la "Via Matris", veglia di preghiera itinerante che ha interessato alcune vie del quartiere parrocchiale. Domenica 26 ottobre, la Bassa Musica Città di Molfetta ha aperto la Festa della Madonna della Speranza con il giro, nella mattinata, per le vie del quartiere mentre nella chiesa della Santa Famiglia sono state celebrate le Sante Messe e la Supplica in onore della Vergine Maria. Alle ore 18.00 si è svolta la tanto attesa processione con il simulacro della Vergine. Profondo raccoglimento, devozione e preghiera hanno accompagnato il pellegrinaggio della Vergine Maria per il quartiere. Uno spettacolo pirotecnico sul sagrato della chiesa ha salutato il rientro della Madonna della Speranza in chiesa, a cui è seguita la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vicario Generale della Diocesi di Molfetta Mons. Domenico Amato.
Seguono alcuni scatti della processione.

  

"Madre, fiducia nostra, Madre della speranza,
tu sei nostro sostegno, tu sei la guida,
tu sei conforto, in te noi confidiamo,
tu sei Madre nostra."

 

 

              

 

 

 

Testo di Maria Cristina Roselli e Lucia Mozzillo

Foto di Maria Cristina Roselli e Pasquale Magarelli