Scorrano in festa per Santa Domenica

Anche quest'anno la città di Scorrano, in provincia di Lecce, ha festeggiato con grandiosi e solenni festeggiamenti la sua amata patrona Santa Domenica (clicca qui per saperne di più). Il giorno 6 luglio, festa liturgica della Patrona, si è svolta in mattinata la Solenne Processione che ha toccato tutta la cittadina, con grande partecipazione dei fedeli, mentre la serata è stata "accesa" dalle meravigliose luminarie delle più importanti ditte salentine che hanno reso Scorrano di fatto la capitale mondiale delle luminarie. Ecco di seguito un ampio reportage della giornata.

La processione giunge in Piazza Vittorio Emanuele II

Durante la processione sono stati accesi diversi piccoli fuochi in onore della Santa

Ad accogliere il fercolo con l'immagine della Patrona nella chiesa matrice tantissimi fedeli

Il presidente del Comitato Feste Vito Maraschio e il sindaco di Scorrano Antonio Costantino Mariano portano a braccia l'immagine della Santa per l'intronizzazione sull'altare maggiore

Tra applausi scroscianti e commoventi invocazioni alla Patrona, l'immagine di Santa Domenica viene intronizzata nel grandioso apparato effimero allestito sull'altare maggiore

Alle ore 17.30 si è svolta la grandiosa gara pirotecnica diurna tra le ditte:

- F.lli DI CANDIA da Sassano (Salerno)

- LIETO Carmine da Visciano (Napoli)

- DEL VICARIO Giacomo da San Severo (Foggia)

Nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele II, dinanzi alla sede del Comitato Feste, si esibiscono il Gran Concerto Bandistico "M° Giuseppe Chielli" di Noci e il Gran Concerto Bandistico Città di Scorrano "F. Panarese"

Alle 21.00 inizia la spettacolare accensione delle luminarie a cura della ditta MARIANO LUMINARIE di Massimo Mariano

L'accensione della luminarie della ditta MARIANOLIGHT di Lucio Mariano

L'accensione delle luminarie della ditta L.C.D.C. - LUMINARIE  CESARIO DE CAGNA di Giuseppe De Cagna & F.lli

Alle 22.30 grandioso spettacolo piromusicale della ditta ANGELO MEGA da Scorrano

Testo di Domenico Ferrovecchio

Foto di Domenico Ferrovecchio e Michele Cutrone