martedì 31 luglio 2012

Risorge un'antica tradizione: il ciuccio di San Gioacchino

Domenica 29 luglio, in piazza Cavour a Terlizzi, si è svolta la tradizionale festa del "ciuccio di San Gioacchino".
La manifestazione, organizzata dalla Confraternita della Presentazione di Maria al Tempio-S. Ignazio, dal pio sodalizio S. Maria di Costantinopoli e con il patrocinio del Comune di Terlizzi e della Pro Loco, quest'anno vede riconfermarsi il successo dell'edizione del 2011, dopo la lunga parentesi di oblio durata per ben trent'anni.
L'origine di questa tradizione risale al XVIII secolo quando il pio gesuita Francesco Paolo Confreda volle introdurre a Terlizzi la devozione verso San Gioacchino. Venne allora fatto scolpire dall'andrianese Francesco Paolo Antolini un gruppo statuario raffigurante San Gioacchino che reca la Madonna al Tempio (tutt'ora collocato nella seconda cappella destra della chiesa di S. Ignazio).
Avvenne dunque l'episodio dal quale ha tratto origine la tradizione popolare.

Giunto a Terlizzi da Andria, su un calesse trainato da un asino, messi a disposizione  da un “proprietario”, il gruppo statuario, attraversò il paese dopo aver sostato presso lo stallone dello stesso proprietario, che contrariato da tanta solennità attribuita al Santo, indispettito che il suo primogenito avesse chiamato il figlio Gioacchino e non come lui, geloso in quanto componente della delegazione deputata alla Festa Maggiore, applicò, di nascosto, dei bengala e dei petardi sotto la bardella del povero animale in modo che una volta incendiati, avrebbero mandato in malora i festeggiamenti. Fortunatamente ciò non accadde per intercessione di San Gioacchino, come lo stesso Padre Confreda asserì.
tratto da Terlizzilive

La festa consiste, oltre all'incendio del "sorch e la gatt" e del "ciuccio di San Gioacchino", in vari giochi come la corsa con i sacchi, tiro alla fune e soprattutto l'albero della cuccagna.



il ciuccio di S. Gioacchino


corsa con i sacchi


Il gioco "l'albero della cuccagna" consiste nel arrampicarsi su di un palo alla cima del quale sono appesi vari premi. Vince chi riesce ad arrampicarsi e a staccare dalla cima uno dei premi.
Moltissimi hanno tentato l'impresa, solo apparentemente semplice.
Un uomo tenta invano di espugnare l'albero della cuccagna


Un bambino riesce a scalare l'albero


Il tradizionale "sorch e la gatt": il topo e il gatto che si inseguono

l'incendio del ciuccio







Testo e foto di Francesco De Nicolo

Nessun commento:

Posta un commento

Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...