mercoledì 20 giugno 2012

La processione di Sant'Antonio da Padova a Molfetta

Domenica 17 giugno a Molfetta si è svolta la processione di uno dei Santi più amati di tutti i tempi: Sant'Antonio da Padova. Il giovane portoghese, nato a Lisbona attorno al 1195 con il nome di Fernardo, ben presto giunse in Italia nel 1221, dove conobbe personalmente colui che sarebbe diventato il Patrono d'Italia, San Francesco d'Assisi, con il quale ebbe una grande amicizia, tanto da chiamare il frate umbro "il mio Vescovo". Antonio, dopo innumerevoli miracoli in vita, si spense in un piccolo convento fuori dalle mura di Padova quando aveva solamente 36 anni. Stupisce dunque come un giovane, in un breve lasso di tempo, sia riuscito ad ottenere tale fama non solo di Santo, ma anche di Dottore della Chiesa, grazie ai suoi molteplici studi.
A Molfetta, grande venerazione è attribuita a questo Santo, il cui simulacro ligneo settecentesco di autore ignoto, è venerato presso l'antica chiesetta di Sant'Andrea nel centro storico. Il culto è curato dall'omonima confraternita il cui vestiario (camice, cappuccio, mozzetta e cingolo) è totalmente bianco, richiamando così la purezza del giovane, che è spesso per tale motivo rappresentato con un giglio in mano.
Il 31 maggio quindi a Molfetta è iniziata la Tredicina in onore del Santo patavino, culminata con la Festa Liturgica il giorno 13 giugno. Il 17 invece, alle ore 17.30, l'uscita della croce e dello stendardo confraternale hanno segnato l'inizio della processione, conclusasi attorno alle 22 circa.
Qui di seguito, il reportage sulla processione, dall'uscita al suo arrivo in Corso Dante.








La campana a festa saluta il Santo, accolto da una cascata di petali e volantini colorati a lui dedicati.





L'arrivo della processione presso l'"Arco della Terra".







                                               






















"O dei miracoli inclito Santo,
dell'alma Padova tutela e vanto;
benigno guardami prono ai tuoi piè
o Sant'Antonio prega per me!"
 











































Foto e testo di Maria Cristina Roselli

6 commenti:

  1. mamma mia
    ma questo sant'Antonio è veramente bello.
    Non riuscivo ad allontanare lo sguardo.
    Non so voi ma trasmette una serenità ,una dolcezza e una tenerezza incredibile.
    Si percepisce in quel suo sguardo una felicità raggiunta con semplicità.
    Il bambinello mi fa sorridere con quell'espressione sorniona.
    Non pensavo fosse addirittura del 700.
    Mi sembra anche che sia stata restaurata da un esperto.
    Belle foto.
    Grazie ragazzi.

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  2. Ma le macchine parcheggiate che hanno disturbato il passaggio del Santo ne vogliamo parlare?

    Vorrei sapere cosa non ha funzionato nell'organizzazione.
    E' chiaro che qualcosa non sia andata per il verso giusto.
    Mi auguro che il prossimo anno la processione venga organizzata meglio.
    Simulacro del santo veramente sopra le righe.

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    1. Purtroppo è un andazzo (vergognoso) che si registra in tutte le processioni di Molfetta. Però non è da imputare nessuna colpa a chi organizzato la festa di S. Andrea.
      Ormai le macchine le troviamo persino alla processione patronale della Madonna dei Martiri..................
      Unica eccezione fanno le processioni della Settimana Santa in cui, per fortuna, le macchine vengono fatte rimuovere dalle strade in cui passano le processioni.

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  3. sarebbe bello conoscere come una scultura così bella sia arrivata a Molfetta.
    Notevole manifattura.
    Non sono un esperto ma per dire che è bella non ci vuole un occhio esperto.
    Un salutone
    Antonio

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    1. Sicuramente sapremo qualcosa di più quando verrà pubblicato il libro sul culto di S. Antonio nella nostra diocesi

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  4. Salve a tutti! Innanzitutto la statua di Sant'Antonio è stata sottoposta a restauro recentemente (l'anno scorso è uscita in processione fresca di restauro e finalmente con il Bambinello moro e non più biondo, a causa della ridipintura precedente). Il lavoro è stato effettuato dai restauratori Jaccarino e Zingaro di Andria, gli stessi che hanno restaurato la Madonna dei Martiri, le statue del Purgatorio e che attualmente hanno in custodia il bellissimo simulacro dell'Assunta del Verzella di San Gennaro.
    Per quanto riguarda le macchine... purtroppo è una realtà che stiamo osservando in parecchie processioni qui a Molfetta e che fino a pochi anni fà non esisteva. Non si riscontra solo nelle processioni in periferia della città, dove le strade sono larghe (permettono il transito, però ugualmente la presenza di macchine ai lati di una processione è antiestetico..), ma anche nelle strade del centro cittadino, e ciò andrebbe assolutamente evitato.
    Per quanto riguarda l'arrivo di questo Sant'Antonio a Molfetta, sinceramente si sa poco (basti pensare all'autore attualmente ignoto) ma ci informeremo e vi faremo sapere.

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